Recensione “Uno” di “Karabà”

Recensione “Uno” di “Karabà”

Karabà

Etichetta discografica: Emme Record Label

Anno produzione: 2017

Intrecci armonici e ritmici particolarmente stimolanti e degni di nota, corroborati da un’energia comunicativa estremamente coinvolgente e contagiosa. Uno è il nuovo capitolo discografico firmato Karabà, intraprendente trio costituito da Alessandro Casciaro (pianoforte), Stefano Rielli (contrabbasso) e Alberto Stefanizzi (batteria). I sette brani che formano la tracklist sgorgano dalla vivida vena compositiva di Casciaro. Da Di Lei trasudano velate (e apollinee) colorazioni mediterranee assai intriganti. L’eloquio del pianista è sapido, speziato, locupletato da alcuni pregevoli preziosismi armonici. Percezione è un brano dal mood introspettivo. Casciaro, sul 4/4 swingante brillantemente tessuto dal tandem RielliStefanizzi, architetta un’ improvvisazione ben cadenzata, impreziosita da qualche ammiccante sprint cromatico. L’evocativa Memorie crea un immediato effetto fascinoso. Il pianismo di Alessandro Casciaro è centellinato con sapienza e raffinatezza. Di chiara matrice contemporary jazz, Uno è un album articolato, abbastanza complesso e mai oleografico specialmente dal punto di vista della scrittura, in cui l’ardore esecutivo e interpretativo manifestato dai tre protagonisti, dalla prima alla settima traccia, rappresenta l’autentico manifesto di questa creatura discografica.

Stefano Dentice

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