Recensione “Mbriacò” di “Bagaria Jazz Metropolitano”

Recensione “Mbriacò” di “Bagaria Jazz Metropolitano”

Bagaria Jazz Metropolitano

Etichetta discografica: HoleStudio Recordings

Anno produzione: 2019

Sonorità ammantanti, riscaldanti, intrise di pura energia comunicativa e di veracità interpretativa. Mbriacò è il nuovo episodio discografico firmato Bagaria Jazz Metropolitano, brillante formazione costituita da Aldo Milani (flauto e sax), Max Amazio (chitarra), Andrea Cozzani (basso) e Dario Guarino (batteria). Dieci i brani del CD, tutte composizioni originali figlie dell’ingegnosità di Amazio, eccezion fatta per Io vivo come te (Pino Daniele), Tamurriata nera (E. A. Mario) e Garota de Ipanema (Antônio Carlos Jobim). Il mood gioioso e spassoso del jazz-samba Via Toledo contagia fin da subito. L’eloquio del chitarrista è godibile, fluido, pregno di sincera musicalità. Milani (al flauto) dà vita a un discorso improvvisativo di grande appeal, diamantino, genuino e generoso, ottimamente supportato dal comping architettato dalla coppia Cozzani-Guarino. In Vento d’ottobre il climax è passionale, evocativo. Qui Amazio si esprime attraverso un fine e languido senso melodico, locupletato da alcune improvvise impennate cromatiche. La calma del mare è una composizione struggente, un po’ elegiaca e allo stesso tempo sognante. In particolare in questo brano, Max Amazio si lascia ispirare e guidare da un intenso spirito narrativo e descrittivo, denso di pathos e trasporto emotivo. Il solo (al sax) di Milani è caloroso, causativo, sviscerato con toccante amorevolezza. Concepito soprattutto in orbita latin jazz, seppur tinteggiato da colorazioni più strettamente mediterranee, Mbriacò è un album dal quale emerge il fervente desiderio di comunicare sensazioni ed emozioni con una candidezza d’animo e una munificenza espressiva che rappresentano l’acme dell’intero lavoro.

Stefano Dentice

 

 

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