Recensione “Disordine” di Chiara Raggi

Recensione “Disordine” di Chiara Raggi

Chiara Raggi

Etichetta discografica: Musica di seta

Anno produzione: 2015

Uscito a novembre 2015, Disordine è un album importante anche per la collaborazione con grandi esponenti americani della scena del Jazz a livello mondiale. E’ stato registrato a New York, all’Acoustic Recording di Michael Brorby, in presa diretta, metodo consueto per il Jazz, arricchito dall’utilizzo di programming e keyboards. Musica Pop e Jazz, plasmata dal cantautorato di Chiara Raggi, porta Disordine ad essere un album con influenze precise e pure. Dodici i brani di sua penna, e per sei anche quella fatata di Dario Chiazzolino che ha curato gli arrangiamenti e ha prodotto artisticamente questo disco con Chiara Raggi. Perfetta la coalizione tra i musicisti, cantante compresa, che diventa coesione per trasformarsi in un settimo senso che può essere solo dato dalla buona musica e da altrettanto bravi musicisti: Aaron Goldberg (pianoforte), Ugonna Okegwo (contrabbasso), Lawrence Leathers (batteria), Daniel Bestonzo (tastiere) e Dario Chiazzolino (chitarra). Disordine è in realtà un ordine diverso, quasi pieno di entusiasmo, che raccoglie di molte cose il bello. I brani sono le immagini, i suoni, gli istanti della vita e, come definisce la stessa Chiara Raggi “Disordine è una fotografia, ogni canzone è uno scatto con diversi tempi di esposizione…” L’album si apre con L’animale, brano deciso e reattivo, Disordine che dà il titolo all’album, Amo Amabilmente, canzone d’amore, una ballata dove Chiazzolino e Goldberg esaltano le loro doti tecniche e interpretative. Sette Ore, caratterizzato da un solo passionale di Chiazzolino, Come la Neve, mutamenti che volgono al positivo, Quando c’è la Luna, in base a come si guardano le cose, cambia la visione delle stesse. Sorpresa Sia canzone forse più pop dell’album, Sabbia e Vento dove l’alternarsi della musica rappresenta il turbamento, Un Orizzonte Blu è una bossa-nova che ricollega a Molo 22, Resterà è l’intimità di voce e chitarra. Un Solo Tempo che, ancora parole di Chiara, “E’ il battito del cuore, che è unico ed ognuno ha il suo” chiude l’album con l’eleganza che contraddistingue lo stesso, dall’inizio alla fine.

Maya Erika

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