Fasano Jazz XVIII Edizione
Diciotto anni di Fasano Jazz! Arriva la maggiore età per la popolare rassegna jazz che ogni anno propone cartelloni di qualità, sempre incentrati sul rapporto tra jazz e rock, sull’arrivo di grandi divi internazionali e nomi più giovani, spesso del territorio. Il compimento della maggiore età porta a Fasano un gradito regalo, il gruppo che più di ogni altro sintetizza il rapporto tra la cittadina pugliese e Canterbury: i Caravan. Da anni al Fasano Jazz assistiamo ai concerti di formazioni che provengono dal Kent, da quella città che ha lanciato – fenomeno probabilmente unico nella storia del rock e del jazz – un manipolo di gruppi sviluppatisi quasi per gemmazione dagli ormai leggendari Wilde Flowers. Gruppi come Soft Machine, Gong, Hatfield And the North, Matching Mole, National Health, Egg, tutti accomunati dalla provenienza geografica e da quel delizioso intreccio di musicisti, amicizie ed esperimenti. A svettare sono proprio i Caravan, inarrestabili dal 1968 ed emblematici nell’unione dell’anima jazz e rock tipica del Canterbury Sound. Passati attraverso numerosi cambi d’organico, i Caravan saranno il gruppo di punta del Fasano Jazz 2015: si esibiranno al Teatro Kennedy lunedì 1 giugno in una formazione nuova, capitanata come sempre dal carismatico fondatore Pye Hastings, insieme al violinista di lunga data Geoffrey Richardson. I Caravan sono i più legati a un nocciolo melodico che spesso li ha avvicinati alla forma-canzone ma un disco epocale come In The Land Of Grey And Pink (1971) oltre ad essere vendutissimo ancora oggi, è un’opera capitale nel vasto panorama del progressive-rock.
La serata con i Caravan, unica data al centro-sud per il gruppo di Canterbury, è al centro di un gustoso programma che, ancora una volta, coinvolge esperienze musicali lontane e artisti diversi. Dopo un’apertura/aperitivo dedicato ai Beatles e al Concerto Grosso con la band del Liceo Musicale Luigi Russo di Monopoli, coordinata da Antonio De Lorenzo, il Fasano Jazz 2015 saluta il ritorno di Boris Savoldelli, funambolica voce funk-jazz ormai nota in tutto il mondo. Sabato 30 maggio il performer lombardo sarà con Marco Bardoscia (contrabbasso) e Raffaele Casarano (sassofono) per un anomalo omaggio a uno dei dischi più venduti del ‘900, The Dark Side Of The Moon (1973) dei Pink Floyd. The Great Gig In The Sky – titolo certo non casuale… – non sarà un distaccato tributo d’occasione ma una rilettura live alla luce delle tre personalità coinvolte, tra le più apprezzate del panorama musicale nostrano. Più che un dialogo, un “trialogo”, come piace chiamarlo al trio… Sabato 31 toccherà a una autentica vedette nel Nord Europa: Bjorn Solli. Votato nel 2002 come miglior musicista giovane in Norvegia, il chitarrista si presenterà con Watchdog, il gruppo composto da Donatello D’Attoma (pianoforte), Luca Alemanno (contrabbasso) e Vladimir Kostadinovic (batteria), a sancire l’arrivo a Fasano di una delle scuole del jazz internazionali più note, quella norvegese.
Mercoledì 3 giugno un tocco di blues non potrà mancare e ci penseranno i Red Phoenix Blues, guidati dal chitarrista genovese (ma originario di Carovigno) Giacomo Caliolo, assai noto agli appassionati per le sue numerose collaborazioni, da Francesco De Gregori al Rondò Veneziano, passando per l’amata prog band di gioventù Struttura e Forma. Sabato 6 giugno un altro colpo messo a segno dalla direzione artistica, con un progetto che farà sicuramente parlare di sé: Quintorigo e Roberto Gatto con la musica di Frank Zappa! Gatto è uno dei batteristi più ammirati del jazz internazionale, un curriculum con una discografia colossale e anche numerosi concerti a Fasano, dove non ha affatto bisogno di presentazioni; per i Quintorigo invece è la prima volta, il pubblico potrà così conoscere uno dei gruppi più amati nel panorama italiano dell’ultimo ventennio, reduce dal successo dell’ultimo lavoro Quintorigo Experience (2013). L’ex Quintorigo John De Leo era stato ospite a Fasano con Gatto nel tributo al prog-rock italiano Progressivamente, stavolta il batterista è con l’intera band per una rivisitazione della musica di Frank Zappa: un’occasione speciale, visto che i Quintorigo sono un ensemble acustico, raramente accompagnato da una batteria.
Chiude il festival venerdì 12 giugno uno dei musicisti più importanti del nuovo progressive rock italiano: Fabio Zuffanti. Autentica fabbrica di suoni con numerose formazioni da lui capitanate a partire dalla prima metà degli anni ’90 (Finisterre, Hostsonaten, Maschera di Cera, Aries etc.), il bassista genovese ha esplorato tutte le possibili espressioni del prog-rock, ottenendo notevoli apprezzamenti all’estero. Il suo ultimo disco La quarta vittima (2014) ha riscosso grandi responsi di pubblico e critica, accanto a un libro che ha sollevato polveroni tra gli addetti ai lavori, il controverso “pamphlet ribelle” O casta musica (2012). Nella sua nuova formazione, fresca autrice del travolgente disco dal vivo Il mondo che era mio, compare anche Martin Grice, glorioso sassofonista dei Delirium dal 1972.
DONATO ZOPPO