“Là dove il mare del Chiatamone è più tempestoso, spumando contro le nere rocce, che sono le inattaccabili fondamenta del Castello dell’Ovo, dove lo sguardo malinconico del pensatore scopre un paesaggio triste che gli fa gelare il cuore, era altre volte, nel tempo dei tempi, cento anni prima della nascita del Cristo Redentore, un’isola larga e fiorita che veniva chiamata Megaride o “Megara”, che significa grande, nell’idioma di Grecia. Quel pezzo di terra s’era staccato dalla riva Platamonia, ma non s’era allontanato di molto: e quasi che il fermento primaverile passasse dalla collina all’isola, per onde del mare, come la bella stagione coronava di rose e di fiori d’aranci il colle, così l’isola fioriva tutta in mezzo al mare, come gigantesco gruppo di fiori che la natura vi facesse sorgere, come un altare elevato a Flora, la olezzante dea. Nelle notti estive dall’isola partivano lievi concerti e sotto il raggio della luna, pareva che le ninfe marine, ombre leggere danzassero una forza sacra ed inebriante; onde il passante della riva, colpito dal rispetto alla divinità; torceva gli occhi allontanandosi, e le coppie di amanti cui era bello errare abbracciati sulla spiaggia, davano un saluto all’isola e chinavano lo sguardo per non turbare la sacra danza”.
(“Leggende Napoletane” – Matilde Serao)
“Nasce la OJP – ORCHESTRA JAZZ PARTHENOPEA / Progetto “Megaride” di Pino Jodice e Giuliana Soscia nel cuore flegreo della Napoli creativa e “vulcanica” dalla trentennale esperienza di Pino Jodice come pianista, direttore,pluripremiato compositore e arrangiatore nelle più importanti orchestre jazz al mondo, affiancato dalla fisarmonicista, pianista, compositrice e arrangiatrice Giuliana Soscia, tra i più noti fisarmonicisti/e jazz d’Italia, con la quale collabora ormai da molti anni in numerosissimi progetti di successo, che aggiunge la sonorità inusuale e puramente mediterranea della fisarmonica nell’orchestra jazz, nonchè una visione al femminile della composizione e dell’arrangiamento. La OJP – Orchestra Jazz Parthenopea si avvale inoltre del coordinamento di Enzo Amazio, tra i nuovi talenti campani della chitarra jazz ed è costituita da alcuni tra i più talentuosi musicisti napoletani: ventuno musicisti di grande valore che suonano e si incontrano per una motivazione di vitale importanza, quella di fare Musica Jazz insieme con il risultato di un grande livello artistico . Un’ Orchestra Jazz che parte da Napoli e precisamente dall’isolotto di pietra di tufo “Megaride”, luogo di nascita dell’antica “Partenope”. Napoli come centro culturale del Mediterraneo con una storia musicale unica, crocevia di incontri meravigliosi e artisticamente insuperabili. Il Jazz Italiano è ormai una realtà importante e consolidata. Il Sud dell’Italia esporta jazzisti di enorme qualità in tutto il mondo ma resta indifferente in patria. Il “Progetto Megaride” vuole non solo valorizzare i musicisti locali, del sud, del Mediterraneo appunto, ma intende prima di tutto farsi apprezzare in una delle più belle città al mondo “NAPOLI”, mostrandosi attraverso concerti e appuntamenti abituali proprio nella stessa città natale ed esportare la propria musica per il resto dell’Italia e all’Estero.
Numerosi i progetti in programma, pronti per essere affrontati e presentati al pubblico che vorrà ascoltare questa nuova realtà nella città di Napoli e in giro per il mondo. In progetto anche delle registrazioni discografiche dal vivo effettuate da uno staff tecnico di valore assoluto! Tutto questo nonostante la crisi è possibile ed è una rivincita per la Musica in Italia e una conferma per il Jazz Italiano sempre più apprezzato oltralpe!
La OJP:
Pino Jodice / Conductor, piano, compositions, arrangements, leadership
Giuliana Soscia/ Accordion, piano, compositions, arrangements, leadership
Enzo Amazio/ Guitars, coordinator
Giovanni Imparato/ Percussions e voice
Domenico Guastafierro/ Flute
Luciano Bellico, Claudio Cardito, Rocco Di Maiolo, Valerio Virzo, Nicola Rando / Saxes
Peppe Fiscale, Fabio Renzullo, Umberto Paudice, Flavio Dapiran, Lorenzo Federici/ Trumpets
Roberto Schiano, Adolfo Scotto Di Luzio, Antonio Ambrosino, Vincenzo Vuolo/ Trombones
Alexandre Cerdà Belda/ Tuba Daniele De Santo/ Double bass, electric bass Luca Mignano/ Drums