Joyce Elaine Yuille 4et in tour
Special guest il poliedrico trombonista statunitense Stafford Hunter
Mercoledì 8 aprile il ristorante Ciuciulia di Brescia sarà la prima tappa del tour targato Joyce Elaine Yuille 4et. Questa formazione composta da Joyce Elaine Yuille (voce), Ettore Carucci (piano), Francesco Puglisi (basso) e Amedeo Ariano (batteria) proporrà un repertorio contenente standard jazz e composizioni originali. Il quartetto ospiterà l’eclettico e brillante trombonista statunitense Stafford Hunter. Il Memo Restaurant di Milano (9 aprile), il Gregory’s Jazz Club di Roma (11 aprile) e il Moody Jazz Cafè di Foggia (12 aprile) saranno le altre tre esclusive location del tour. Dal timbro cavernoso, pastoso, seducente e grondante di blues, Joyce Elaine Yuille è una cantante che può sfoggiare un prestigioso curriculum costellato di significative collaborazioni con artisti di fama mondiale, tra cui: Donna Summer, Randy Crawford, Eddie Floyd, Ronan Keating, Michael Rosen, Paolo Conte, Enrico Intra. Ettore Carucci è un pianista completo, in possesso di una solida tecnica unitamente a una musicalità ricca e cangiante. Grazie al suo luminoso talento ha l’opportunità di condividere palco e studio di registrazione con autentici fuoriclasse della musica internazionale, tra i quali: Benny Golson, Bob Mintzer, Sonny Fortune, Eric Marienthal, Dennis Chambers, Anne Ducros, Mark Guiliana, Tom Kennedy, Kim Plainfield, Adam Cruz. Sideman prezioso e affidabile, Francesco Puglisi è uno tra i bassisti e contrabbassisti più richiesti e prolifici del jazz tricolore. Dotato di un impeccabile timing e di un suono possente annovera numerose e importanti collaborazioni con musicisti di grande blasone, come: Chet Baker, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Javier Girotto, Massimo Urbani, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Dado Moroni, Gianni Basso, Franco D’Andrea, Danilo Rea, Tullio De Piscopo, Flavio Boltro e moltissimi altri ancora. Dal drumming trascinante e carico di nerbo congiuntamente a un torrenziale swing, Amedeo Ariano è un batterista estremamente istintivo. Nell’arco della sua carriera si è esibito al fianco di alcuni tra i più rappresentativi jazzisti al mondo, come: James Moody, Cedar Walton, Mulgrew Miller, John Faddis, Bireli Lagrene, George Coleman, George Garzone, Bobby Watson, Tony Scott, Claudio Roditi, solo per citarne alcuni. Stafford Hunter, special guest del quartetto, è uno tra i migliori trombonisti jazz statunitensi attualmente in attività. Dal suono caldo, intenso e dal fraseggio colto e decisamente scorrevole, può esibire un palmares zeppo di collaborazioni con alcuni giganti del jazz mondiale, tra cui: McCoy Tyner, Lester Bowie, Tony Bennett, Roy Hargrove, Clark Terry, Steve Turre, Abdullah Ibrahim. Dunque, Joyce Yuille e la sua band saranno alle prese con un calendario ricco d’impegni che, da nord a sud dell’Italia, promette scintille.
Stefano Dentice