Recensione “Innerscape” di “Beatrice Arrigoni 4et”

Recensione “Innerscape” di “Beatrice Arrigoni 4et”

Beatrice Arrigoni 4et

Etichetta discografica: Emme Record Label

Anno produzione: 2018

Una placidità comunicativa e una raffinatezza interpretativa che colpiscono di primo acchito. Innerscape è la nuova fatica discografica firmata Beatrice Arrigoni 4et, formazione costituita da Beatrice Arrigoni (voce), Lorenzo Blardone (pianoforte), Andrea Grossi (contrabbasso) e Matteo Rebulla (batteria). Gli otto brani che danno vita al CD sgorgano dalla sensibilità compositiva della cantante. Beautiful Light è una composizione eterea, dal mood rassicurante. Il pianismo di Blardone è magnetico, colmo di interessanti spunti armonici. Il climax di Falling down è criptico, dalle inebrianti colorazioni free, avvolto da un’aura di mistero. Qui il playing del pianista è tensivo, denso di asperità armoniche di ottima fattura, locupletato dal comping assai stimolante cesellato dal tandem GrossiRebulla. Dal tema struggente, Memories è un brano elegiaco, dal forte potere evocativo. Beatrice Arrigoni lo interpreta con leggiadria e trasporto emotivo, riuscendo ad essere causativa. Concepito a metà fra modern jazz e contemporary jazz, Innerscape è un album ricco di contenuti, feeling, interplay e furore creativo, dal quale trasuda una nobile ricerca introspettiva e un pathos intimistico, in cui, tuttavia, non mancano momenti tracimanti di nerbo espressivo. Un disco, in definitiva, che mantiene sempre alta la soglia dell’attenzione durante il fluire delle otto tracce.

Stefano Dentice

 

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