Recensione “Storytellers” di Simone Alessandrini

Recensione “Storytellers” di Simone Alessandrini

Simone Alessandrini

Etichetta discografica: Parco Della Musica Records

Anno produzione: 2017

Bordate di intensa energia comunicativa corroborate da un sound possente, il tutto locupletato da alcune finezze armoniche e ritmiche di pregevole fattura. Storytellers è il nuovo capitolo discografico concepito dal brillante sassofonista e compositore Simone Alessandrini, coadiuvato in questa avventura da valenti sodali come Antonello Sorrentino (tromba), Riccardo Gola (basso), Riccardo Gambatesa (batteria), nonché dall’eccellente special guest Dan Kinzelman (clarinetto e sax tenore in Sor Vince’!, L’Imbroglio Del Cordoglio e Storytellers, ottava traccia del CD). Gli otto brani che compongo la tracklist sgorgano dall’acume creativo di Alessandrini. L’impatto sonoro di Sor Vince’! è travolgente, adornato dal costrutto ritmico tendente al drum and bass cesellato dal tandem GolaGambatesa. L’eloquio di Kinzelman è letteralmente devastante, debordante di scorribande cromatiche, inebrianti cenni di sheets of sound e sprazzi di growl. Assolo che poi si snoda  e si interseca, a colpi di ancia, con un concitato e incendiario dialogo improvvisativo snocciolato insieme ad Alessandrini. Le Lettere Di Olga E Nazario è una composizione dal climax melanconico, struggente. L’incedere di Sorrentino è maliardo, colmo di intriganti venature bluesy, ornato da un suono riscaldante, penetrante. Simone Alessandrini dà vita a un’elocuzione pensosa, evocativa, sviscerata attraverso un sincero trasporto emotivo. La cantabilità del tema di Ti Presento il Sig. Adriano conquista all’istante. Qui il trombettista architetta un solo che brilla per senso melodico e narrativo, supportato dal comping assai stimolante intessuto dal batterista. Il discorso improvvisativo di Alessandrini è lirico, ponderato con sapienza e gusto. Storytellers è un album che gravita in orbita contemporary jazz, in cui si raggiunge un perfetto equilibrio tra padronanza tecnica e dote espressiva, binomio, questo, non sempre riscontrabile anche in produzioni discografiche realizzate da artisti di rango mondiale.

Stefano Dentice

 

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