Recensione “Fusion Rebirth” di “Ozone Park”

Recensione “Fusion Rebirth” di “Ozone Park”

Ozone Park

Etichetta discografica: Emme Record Label

Anno produzione: 2017

Un groove massiccio e solido come comun denominatore. Fusion Rebirth è la nuova fatica discografica targata Ozone Park, formazione composta da Davide Nicola Buzzo (Ewi e sassofoni), Gianluca Cossu (vibrafono e percussioni), Giuseppe Chironi (pianoforte, piano elettrico, organo, clavinet, synth e basso) e Alessandro Masala (batteria). La tracklist prevede otto brani originali scaturiti dall’acume creativo dei quattro protagonisti. Kimberly Dreams è una composizione immersa in un’ambientazione filmica. Il pianismo intessuto da Chironi è magnetico, imperlato da fugaci e inebrianti outside phrases, sostenuto dal comping secco ed essenziale di Masala. Il discorso improvvisativo di Cossu è ricco ed estremamente fluido, ornato da maliarde inflessioni bluesy. Il sapore latineggiante di El Nino de Cuba è accattivante. Qui il quartetto dialoga ardentemente offrendo svariati spunti d’interesse specialmente dal punto di vista ritmico. In Last Train to Sausalito Davide Nicola Buzzo abbonda con l’utilizzo del growl. Fusion Rebirth è un album multiforme, pregno di coloriture rockeggianti, che si potrebbe definire contemporary fusion. Un disco in cui trasuda manifestamente un nerbo comunicativo di grande impatto.

Stefano Dentice

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