Romina Capitani
Etichetta discografica: Philology
Anno produzione: 2016
Solarità comunicativa e finezza interpretativa rappresentano il fil rouge di Isola Jazz, il nuovo capitolo discografico a cura della brillante cantante e compositrice Romina Capitani. Per questo progetto la musicista toscana si affida a cinque jazzisti dall’irrefutabile valore come Luigi Di Chiappari (pianoforte e piano elettrico), Giacomo Rossi (contrabbasso), Paolo Corsi (batteria) e agli special guest Klaus Lessmann (clarinetto in Carillon Waltz e Un’Aria Lucida) e Riccardo Galardini (chitarra in Inner Glory e Contro Il Vento). La godibile tracklist è formata da undici brani più una Bonus Track (Nitido – Versione Italiana di Inner Glory) frutto non solo dell’acume creativo dell’autrice, come nel caso di The Rhythm Of Your Hands (For Luca Flores) cofirmato con Fabio Turchetti, Song for Petrucciani (Brazilian Like) in cui la vocalist ha scritto il testo sulla musica già esistente del compianto e immenso pianista francese, Carillon Waltz, Un’Aria Lucida, Contro il Vento, Invece Era Un Calesse scritti a quattro mani con Rossi e Lola (Love Theme) autografata insieme a Di Chiappari. Inner Glory (Romina Capitani), Essence Of Life (Romina Capitani), La Via Fiorita (Giacomo Rossi) ed Einheitsfrontlied – Song Of The United Front (Brecht–Eisler) completano la godibile playlist. Il volteggiante andamento ternario di Carillon Waltz è distensivo e gioioso. Qui Romina Capitani snocciola un sobrio e diamantino scat singing. L’incedere di Lessmann è colmo di genuinità e generosità espressive. Inner Glory è una composizione avvolta in un climax lounge particolarmente ammiccante. Galardini scandisce il suo eloquio ponderando e pesando ogni singola nota con gusto e intelligenza, senza mai pigiare dissennatamente il pedale dell’acceleratore. Il vibrante brano Essence Of Life è costruito su un groove drum and bass decisamente incalzante e contagioso intessuto da Corsi. Il playing di Di Chiappari è assai incisivo ritmicamente e fortemente coinvolgente. Isola Jazz è un album dal forte appeal, stilisticamente policromo, nel quale si alternano momenti di brio a istanti più profondi che esaltano le doti di poliedricità e sensibilità dei sei protagonisti.
Stefano Dentice