GIAMMAI

Renato Strukelj Trio feat. Maurizio Giammarco

Etichetta discografica: Artesuono

Anno produzione: 2014

Un fulgido esempio di modern mainstream, imperlato dall’utilizzo di metriche dispari, iridescenza stilistica, congiuntamente a una sobria ricerca armonica, ritmica e timbrica. Questi elementi caratterizzanti rappresentano il fil rouge di Giammai, la nuova creatura discografica griffata Renato Strukelj feat. Maurizio Giammarco. Strukelj, intraprendente pianista e compositore friulano, si affida alla verve di Simone Serafini (contrabbasso), Luca Colussi (batteria) e alla sterminata esperienza di uno tra i più rappresentativi sassofonisti jazz nostrani: Maurizio Giammarco. Il cd contiene nove brani frutto dell’ispirazione compositiva del leader, tranne In Your Own Sweet Way (Dave Brubeck) e A Night in Dameronia (Maurizio Giammarco). Choponkus è una struggente ballad dal mood elegiaco, che evoca un’atmosfera paradisiaca. Nell’eloquio solistico di Strukelj si staglia un intenso trasporto emotivo, corroborato da un fraseggio saggiamente ponderato, ricco di toccanti pause che danno ampio respiro alle sue frasi. Qui sgorga l’abbagliante classe di Giammarco, che sfrutta con totale padronanza la ricca gamma timbrica e le notevoli potenzialità espressive del suo sax tenore. Concepisce un’improvvisazione sostanzialmente lirica, permeata di improvvise e fugaci scorribande cromatiche. A Night in Dameronia è un brano particolarmente coinvolgente, ideato su un tappeto ritmico finemente tribale e contagioso ben costruito da Colussi e Serafini. Giammarco snocciola un solo essenziale e sopraffino, sostenuto da uno spiccato senso dello swing, senza mai pigiare forsennatamente l’acceleratore. L’incedere pianistico di Strukelj è estremamente efficace, supportato da un timing incalzante. Il mood fortemente ascetico di Mike, composizione eseguita in Piano Solo, tiene l’ascoltatore con il fiato sospeso. Renato Strukelj offre spunti e soluzioni armoniche per nulla oleografiche che destano interesse sin dalle prime battute. Giammai è un album che strizza l’occhio alla modernità, senza accantonare completamente il prezioso retaggio del jazz di matrice afroamericana.

Stefano Dentice

 

 

 

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